Esposizione
Ermes Bichi e Alessandra Frisan
Spazio
VVVB
presso
Senza Filtro, Sorting for different Arts Center, via Stalingrado 59,
BO.
Dal
4 al 30 ottobre
Dal
giovedi alla domenica dalle 19:30 alle 23:00
Inaugurazione
4 ottobre ore 19:30
Il
4 ottobre lo spazio VVVB inaugura la mostra collettiva con le opere
di Ermes Bichi e Alessandra Frisan. I due artisti creeranno un
percorso espositivo in cui differenti tecniche andranno a convivere
nello stesso luogo. Come già è avvenuto in passato, lo spirito
poliedrico che caratterizza lo spazio VVVB desidera promuovere
l’incontro fra gli artisti e le loro poetiche, anche fra coloro che
– come in questo caso – collaborano per la prima volta.
Ermes
Bichi
Nelle
sedimentazioni della terra, nei crinali, nelle sue fughe, nei colori
delle temperature, forse troveremo l'inizio? Cercando l'origine,
l'assenza, osservando nella natura il silenzio dell'umanità, forse
otterremo quell'istante in cui non siamo mai stati, in cui non ci
saremo? Sentire d'esserci appare una sensazione scontata, ricercare
il non esserci sembra il più assurdo degli scopi. Siamo ancora nel
pantano dei contrari. Appare magari banale sostenere che la ricerca
del non essere conduce necessariamente all'identità e che cercare
un'identità non può che portare di fronte alla dissoluzione della
stessa. Ma attenzione, qui non si gioca a fare gli orientali. C'è in
ballo un senso di continuità, riconoscere noi stessi come elementi
di natura, concepirsi come la natura medesima. A quel punto si potrà
davvero agire come agisce la terra, con equivalente cura e sapienza.
Potremo dunque sedimentare, osservare il prima, il dentro e l'oltre
con un senso differente.
Alessandra
Frisan
Il
lavoro di Alessandra consiste nel creare immagini, che si situano tra
l’apparizione e la sparizione, in uno stato di sospensione tra
l’astratto ed il figurativo, la materialità e l’immaterialità:
immagini in uno stato embrionale, ancora a divenire, in una zona di
penombra vacillanta tra luce ed oscurità, per affiorare più come
sensazione impermanente e fugace, che fissità iconica.
Le
opere si presentano, il più delle volte, come installazioni
d’ambiente ed esplorano tecniche multimediali che spaziano dalla
pittura alla scultura, dalla fotografia alla videoinstallazione, ma
mantengono essenzialmente un linguaggio più vicino a quello
pittorico a livello di immagine, come spazio di contemplazione e di
percezione.
Info:
388 3296638